by Randy Rice
Le architetture orientate al servizio, Soa (Service-oriented architecture), sono soggette a un’attenzione sempre maggiore da parte delle imprese. Si tratta di un fenomeno dovuto alla costante ricerca di nuove modalità per essere più pronte e più flessibili nel rispondere alle necessità dei clienti, utilizzando al meglio le tecnologie nuove e quelle esistenti.
L’adozione delle tecniche Service-oriented, come strategia sia tecnologica che per l’intera impresa è in costante aumento. Negli anni più recenti, le persone coinvolte hanno focalizzato la propria attenzione sugli aspetti riguardanti lo sviluppo dell’architettura. Tuttavia, diviene sempre più evidente la necessità di sottoporre a test queste nuove soluzioni, man mano che vengono applicate, rendendosi conto che risultano molto diverse dalle altre architetture sotto molti aspetti fondamentali.
Tradizionalmente, nel campo del software le strategie di test si evidenziano dopo alcuni mesi dalla definizione di quelle di sviluppo. Nel caso delle architetture Soa, anche se gli strumenti necessari sono conosciuti, la consapevolezza della necessità dei test risulta differita nel tempo.
Ogni volta che emerge una nuova tecnologia, una delle prime cose da fare è definire i test appropriati all’unicità della tecnologia stessa.
L’unicità di questa architettura è evidenziata dalle modalità con le quali vengono costruiti i servizi e da come questi supportano i processi dell’impresa. Perciò, una strategia di test Soa deve necessariamente considerare sia le prospettive strutturali che quelle funzionali.
Questa prospettiva di test si focalizza sulle componenti interne alla struttura Soa e può comprendere la codifica utilizzata per creare i servizi, così come gli elementi della struttura stessa.
Per molte persone, fino a oggi questa è stata l’attenzione posta ai rispettivi test Soa. Un atteggiamento che si spiega con il fatto che la creazione dei servizi fornisce la prima opportunità di test per la nuova architettura. Anche se la prospettiva strutturale dei test specifici è molto importante, rappresenta solo un aspetto dell’architettura in questione. Più avanti esamineremo gli altri tipi di test da applicare.
Un esempio di test strutturale è costituito dall’esame del Web services description language (Wsdl), ovvero del linguaggio per la descrizione dei servizi, da effettuare per rendersi conto di come gli elementi dei dati vengano forniti ai servizi. Il Wsdl utilizza Xml per descrivere i servizi di rete come un insieme di punti di arrivo delle comunicazioni, tutti in grado di scambiare messaggi gli uni con gli altri. Imparando come leggere e comprendere il linguaggio Wsdl, i responsabili dei test possono identificare molti aspetti importanti da sottoporre a verifica. Tuttavia, molte tra queste persone possono non essere in grado di dedicare molto tempo al livello del Wsdl e, quindi, a tale scopo può aiutare il coinvolgimento degli sviluppatori.
I test funzionali sono necessari per essere sicuri che i servizi supportino i processi dell’impresa. I servizi possono e debbono essere sottoposti prima di tutto a test individuali, ma quelli più critici riguardano la verifica dell’integrazione tra servizi e processi dell’impresa. Fino al momento in cui i servizi non siano testati nell’ambito del contesto dei processi dell’impresa, non potrete avere la sicurezza che agiscano correttamente quando vengono chiamati a eseguire le funzioni attese.
Un esempio di questo tipo di procedimento di verifica è la modellazione dei test sulla base di transazioni e di processi di attività. Normalmente, questo modo di procedere è definito “verifica di scenario” o “verifica di processo”. In tale approccio, i processi dell’impresa vengono descritti in modo da identificare singoli scenari. I servizi che supportano ciascun scenario sono identificati in modo che possano essere testati in relazione gli uni con gli altri.
Nel definire una strategia di test, i fattori critici di successo definiscono i rischi associati con la tecnologia o con il progetto e i tipi di verifiche da effettuare, con lo scopo di ottenere una riduzione dei rischi.
Per le architetture Soa, alcuni tra i principali fattori critici di successo sono:
Correttezza – I servizi e le architetture producono risultati corretti?
Prestazioni – L’architettura Soa fornisce i risultati attesi in maniera rapida ed efficiente?
Sicurezza – L’ambiente Soa è protetto in maniera adeguata contro eventuali attacchi esterni? I dati sono protetti nei confronti di tentativi di accesso non autorizzati?
Interoperabilità – I servizi operano insieme in un contesto di processi dell’impresa, in modo da fornire risultati corretti?
Naturalmente, esistono altri fattori di successo da poter considerare in base alle caratteristiche peculiari del vostro progetto. Tra questi, ricordiamo la facilità d’uso, la manutenibilità, l’affidabilità e la portabilità su altre piattaforme.
Gli strumenti software aggiungono una grande forza per il test di qualsiasi tecnologia, ma l’ambiente Soa possiede caratteristiche che rendono praticamente indispensabile l’uso di particolari tools. Il grande dilemma nell’utilizzo di strumenti di test Soa è se può essere esteso l’uso di tools tradizionali o se, piuttosto, sono necessari strumenti completamente nuovi.
Molto dipende dal tipo di mezzi di cui disponete correntemente e della loro capacità di gestire le necessità dei test.
Prima di investire un mucchio di denaro e di tempo nell’acquisire strumenti “specifici Soa”, procedete ad alcuni test per essere sicuri che i tools a vostra disposizione siano veramente inadatti allo scopo. Infatti, le imprese possono aver già effettuato forti investimenti in strumenti e software di test, per cui assicuratevi di considerarli correttamente prima di passare a un insieme di strumenti completamente nuovo.
Gli strumenti di test sono necessari in ambiente Soa perché:
Fortunatamente, gli strumenti di test Soa sono apparsi presto, insieme al diffondersi degli ambienti stessi, consentendo così agli strumenti correntemente sul mercato di avere il tempo di maturare.
L’attività di test è basata molto sul fattore umano. Quando elencate i problemi principali che le persone affrontano nei test di qualsiasi tipo di software, la maggior parte sono di natura umana. Anche se la tecnologia Soa ha una preminenza di tipo tecnico, avete ancora la necessità di considerare chi pianificherà, effettuerà e valuterà i test.
Gli sviluppatori posseggono una forte capacità nei test strutturali, ma il problema può essere la loro scarsa volontà di impegnarsi in quest’area. Tuttavia, se incoraggiati, con strumenti adeguati e supporto manageriale, gli stessi sviluppatori possono testare tranquillamente il proprio lavoro.
Le altre persone coinvolte, con particolare riferimento agli utenti finali, possono aggiungere ai test la prospettiva delle necessità operative dell’impresa. Il problema con gli utenti finali è di riuscire a impegnarli per tutto il tempo necessario per effettuare i test.
Gli specialisti dei test possono apportare un forte bagaglio di conoscenza specifica al progetto. Possono adattare test per l’ambiente Soa definiti in precedenza, così come adattare o aiutare a scegliere gli strumenti necessari. Potreste aver bisogno di utilizzare specialisti nei test, come nel caso di prove di performance e di sicurezza.
Le vostre verifiche saranno affidabili per quanto lo sarà l’intero ambiente di test. Se non siete in grado di identificare completamente quanto sia contenuto nel vostro ambiente di test come, per esempio, nel caso dei servizi, i risultati ottenuti non saranno affidabili. Negli ambienti Soa, è necessaria una gestione delle informazioni che indichi quando i servizi vengono creati o modificati e quando debbono essere inseriti nell’ambiente dei test.
Sfortunatamente, spesso le persone non si rendono conto dell’importanza del controllo dell’ambiente di test fino al momento in cui si presenta una malfunzione dovuta a test non corretti.
La tecnologia Soa comporta nuove considerazioni sui test, ma la buona notizia è che molte delle tecniche necessarie possono essere adattate da quelle in uso nelle tecnologie precedenti. In termini generali, l’efficacia dei test è materia di un corretto bilanciamento tra persone, processi e strumenti, tutti operanti insieme in un ambiente di test integrato. L’ambiente Soa non è diverso. All’inizio del vostro primo progetto basato su questa architettura, prendendovi il tempo necessario per definire l’unicità della tecnologia, potrete affrontare il progetto stesso con la consapevolezza di averne considerato tutti i punti principali. Questo vi darà la sicurezza di avere non solo pianificato dei buoni test ma che questi risulteranno anche corretti e adeguati.
L’evoluzione dell’IT tra sfide e promesse
Frank Greco
Verso la new digital economy. Quale architettura per la trasformazione digitale?
Mike Rosen
Ecco come capire il cliente. I diversi punti di vista della Business Analysis
James Robertson
Ecco come capire il cliente I diversi punti di vista della Business Analysis
Suzanne Robertson
E se il Design Sprint fosse il nuovo asso nella manica? Come risolvere grandi problemi e testare nuove idee
James Hobart
Come essere veramente data driven. L’importanza dell’architettura dati
Mike Ferguson
Il Machine Learning in azienda. Come migliorare performance e previsioni
Frank Greco
Portfolio management avanzato: Come trasformare gli investimenti in cambiamento
Chris Potts
L’imbuto e le biglie. Ovvero la metafora della produttività dei team
Sander Hoogendoorn
Dal Data Warehouse al digital business. Un’architettura di trent’anni ancora valida
Barry Devlin
Dai silos a un ecosistema analitico integrato. Un approccio per avere dati da usare su più sistemi
Mike Ferguson
Come accelerare l’innovazione in azienda. La nuova generazione dell’IT enterprise
Frank Greco
Tassonomie e ricerche. Ecco come ottenere migliori risultati
Heather Hedden
Viaggio verso il data warehouse logico
Il grande dilemma della business intelligence
Rick van der Lans
Enterprise information catalog. I requisiti per fare la scelta giusta
Mike Ferguson
La nuova era dell’analisi predittiva - Le aziende alla prova del Machine Learning
Frank Greco
Uno sguardo Agile - Per capire il passato e progettare il futuro
Arie van Bennekum
Trasformazione Agile
Se il product owner diventa un collo di bottiglia
Sander Hoogendoorn
Una Fiat o una Ferrari?
Qual è la più adatta per il business digitale?
Barry Devlin
Vincere la complessità dei dati. È l’ora dello smart data management
Mike Ferguson
Big Data e Analytics - Se il machine learning accelera anche la data science
Mike Ferguson
I dati al centro del business
Christopher Bradley
I Big Data forniscono il contesto e la ricchezza predittiva attorno alle transazioni di business Avere dati coerenti e di qualità resta fondamentale per il processo decisionale
Barry Devlin
Cosa c’è dietro l’angolo? Cinque mosse per diventare un digital leader
Jeroen Derynck
Managing information technology Gestire l’IT come un business nel business
Mitchell Weisberg
Data integration self-service Miglioramento della produttività o caos totale?
Mike Ferguson
Project manager vecchi miti e nuove realtà
Aaron Shenhar
La catena alimentare dei requisiti
Suzanne Robertson
Come diventare un’azienda data-centric
Lindy Ryan
Enterprise analytical ecosystem - Come comprendere il comportamento online dei clienti e capitalizzare il valore dei dati nell’era Big Data
Mike Ferguson
Agilità? Basta Volere
Suzanne Robertson
Ma la vostra architettura è efficace?
Mike Rosen
Se il NoSQL diventa SQL
Rick van der Lans
La data quality e l’impatto sul business
Danette McGilvray
Business analysis e regole di business By Ronald G. Ross con Gladys S.W. Lam
Ronald Ross
Usare Scrum su larga scala: cosa cambia?
Craig Larman
Le architetture per ridurre il debito tecnico
Mike Rosen
Conversando con un marziano
Suzanne Robertson
Cosa c’è di nuovo nel project management?
Aaron Shenhar
Reinventare la Business Intelligence
Barry Devlin
Il nuovo volto della business intelligence
Shaku Atre
Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto
John Favaro
I big data cambiano il mercato dei Database Server
Rick van der Lans
Un “superstorm” di informazioni
Barry Devlin
I dieci step per la qualità dei dati
Danette McGilvray
Perché è meglio evitare il private cloud?
Jason Bloomberg
Leonardo da Vinci aveva ragione!
Chris Date
Mobile user experience: Come adottare una strategia sostenibile
James Hobart
Cosa significa occuparsi di architettura?
Mike Rosen
Virtualizzazione dei dati e sistemi di Business Intelligence Agili
Rick van der Lans
Modelli e linguaggi naturali, quale il modo migliore per definire i requisiti?
James Robertson
Extreme Scoping: un approccio Agile all'Edw e alla BI
Larissa Moss
BI², la Business Intelligence al quadrato
Barry Devlin
I test di regressione in ambienti legacy
Randy Rice
Le conseguenze della consumerizzazione e del Cloud
Chris Potts
Come vanno gli affari? Chiedetelo al vostro cruscotto
Shaku Atre
Organizzare team di progetto efficienti in ambienti DW/BI
Larissa Moss
Big Data, come e perché
Colin White
Business Capabilities e l'allineamento del business all'IT
Mike Rosen
Il valore della tassonomia nella ricerca delle informazioni
Zach Wahl
BI, ma il Data Warehouse è ancora necessario?
Colin White
Reinventare la Business Intelligence
Barry Devlin
Il cruscotto delle prestazioni: il nuovo volto della Business Intelligence
Shaku Atre
Modelli e processi di User acceptance testing
Randy Rice
I limiti nel gestire l'IT come un Business
Chris Potts
Le componenti fondamentali del Cloud
George Reese
Metadati e DW 2.0
Derek Strauss
BI Open Source: basso costo e alto valore?
Jos van Dongen
Semplicità e requisiti
Suzanne Robertson
Business intelligence e analisi testuale
Bill Inmon
Extreme Scoping™: approcci agili al DW e alla BI
Larissa Moss
Dalla BI a un'architettura IT di livello Enterprise
Barry Devlin
Ambiente efficiente di ricerca di informazioni
James Hobart
Il Business deve trainare la Strategia IT
Chris Potts
Web database: la questione MapReduce (seconda parte)
Colin White
Web database: la questione MapReduce
Colin White
Misura delle prestazioni. I sette comandamenti
Harry Chapman
Le dieci cose che un architetto deve fare per creare valore
Mike Rosen
Sviluppare applicazioni a prova di sicurezza
Ken van Wyk
The ECM Landscape in 2008
Alan Pelz-Sharpe
Ma chi sono gli operatori dell’informazione?
Colin White
Qualità dell’informazione e trasformazione del management
Larry English
Classificazione sistematica delle informazioni
Zach Wahl
L’uso intensivo del Web nelle applicazioni di Bi
Colin White
Enterprise Search
Theresa Regli
La forza dell'astrazione
Steve Hoberman
La strada verso una BI pervasiva
Cindi Howson
Soa, una strategia di test
Randy Rice
Verso una BI più semplice e a minor costo
Colin White
I contenuti “Killer” del Web
Gerry McGovern
Sviluppo iterativo del software per i Dw
Larissa Moss
Qualità delle Informazioni e Datawarehousing
Larry English
Lo scenario Ecm 2008
Alan Pelz-Sharpe
La nascita del Web 3.0
John Kneiling
Documentazione: il dossier del crimine
Suzanne Robertson
L’impatto del Web 2.0 sui portali delle imprese
Colin White
Le tecniche vincenti di IT Management
Ken Rau
Web di successo se si conosce il cliente
Gerry McGovern
Un approccio alla BI incentrato sui processi
Colin White
Integrare Master Data Management e BI (Parte Seconda)
Mike Ferguson
Integrare Master Data Management e BI (Parte Prima)
Mike Ferguson
Il Project Manager è una Tata
Suzanne Robertson
Web di successo se si conosce il cliente
Gerry McGovern
L'informazione personalizzata
Colin White
La Tassonomia dell'Impresa
Zach Wahl
Managed Meta Data Environment (II parte)
David Marco
Managed Meta Data Environment
David Marco
Migliorare le applicazioni dell'impresa con Web 2.0
James Hobart
La Balanced Scorecard migliora la Performance dell'IT
Harry Chapman
La fusione dei processi dell'impresa grazie a Soa (II parte)
Max Dolgicer
La fusione dei processi dell'impresa grazie a SOA (I parte)
Max Dolgicer
Volere è Potere, in Ogni Senso
Suzanne Robertson
Dimostrate con i numeri il valore dei contenuti del web
Gerry McGovern
Il Back-end della pianificazione strategica dell'It
Ken Rau
L'audit delle prescrizioni di progetto (II parte)
Suzanne Robertson
L'audit delle prescrizioni di progetto (I parte)
Suzanne Robertson
Il Processo di gestione delle informazioni
Ted Lewis
I requisiti come strumento di gestione dei progetti
Suzanne Robertson
Il futuro è nel contenuto killer del web
Gerry McGovern
Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto
John Favaro
Rilevare i costi sulla base delle attività
Ken Rau
Un percorso verso l'impresa intelligente (II parte)
Mike Ferguson
Un percorso verso l'impresa intelligente (I parte)
Mike Ferguson
Il Data Store Operativo: un lavoro di martello
Claudia Imhoff
Il data warehouse orientato all'impresa
Michael Schmitz
Dieci punti chiave per realizzare balanced scorecard di successo
Harry Chapman
Content management: i contenuti al primo posto
Gerry McGovern
Applicazioni Web ad alta disponibilità
John Kneiling
Il 2004, sarà l'anno in cui abbandoneremo html?
James Hobart
La tecnologia EII ripropone il data warehousing virtuale?
Colin White
Volere è Potere, in Ogni Senso
Suzanne Robertson
Realizzare il CPM e l'integrazione della BI
Mike Ferguson
Tutti i punti della FPA
Koni Thompson
Requiem per il Portale?
Colin White
Business Intelligence: dalla teoria alla realtà (II parte)
Shaku Atre
Business Intelligence: dalla teoria alla realtà (I parte)
Shaku Atre
I portali Corporate e di E-business: la nuova generazione del posto di lavoro
Mike Ferguson
I 10 errori da evitare nella realizzazione di un Meta Data Repository (II Parte)
David Marco
I 10 errori da evitare nella realizzazione di un Meta Data Repository (I parte)
David Marco
Usare i modelli per acquisire l'esperienza di progettazione
James Hobart
Realizzare l'Impresa Intelligente
Colin White
.NET or J2EE - Choosing the Right Web Services Framework
John Kneiling
Progettare Applicazioni Mobili di Successo
James Hobart
La Sociologia del Progetto: Identificare e Coinvolgere tutti i Partecipanti
Suzanne Robertson
Integrare la Business Intelligence nell'Impresa (II parte)
Mike Ferguson
Integrare la Business Intelligence nell'Impresa (I parte)
Mike Ferguson
L'Evoluzione del Portale di e-Business (II parte)
Colin White
L'Evoluzione del Portale di e-Business (I parte)
Colin White
Il Consulente WebEAI: Servizi Web, XML e l'Impresa
John Kneiling
Data Mining: Come Gestire le Relazioni con i Clienti Secondo i Principi del CRM
Weaver James