Articoli del meseArticoli del mese

Articoli del mese


Stampa articolo

Articolo del Mese - Dicembre 2013

Cosa c’è di nuovo nel project management?

Aaron Shenhar by Aaron Shenhar

Nonostante i rapidi cambiamenti della scienza e della tecnologia, la disciplina del project management è tuttora basata su concetti che sono stati stabiliti a metà degli anni 60. Bisogna imparare a guidare i progetti strategici in modo nuovo - magari - divertendosi

Se la guida “Project Management Body of Knowledge” (PMBOK) e la certificazione PMP del Project Management Institute (PMI) sono elementi importanti e necessari per la professione, sembra che le tradizionali competenze di project management non siano più sufficienti per le attuali esigenze dinamiche e innovative di business. I progetti sono più che mai complessi, mutevoli e incerti. Inoltre, sono fortemente influenzati dal contesto economico e dall’innovazione, e si trovano ad affrontare maggiori pressioni in termini di tempi. Ma non solo: nessun progetto si completa esattamente come previsto e il criterio “one size fits all” non è più valido. E - dato che poche di queste nuove realtà sono affrontate dal tradizionale approccio di project management - la domanda è: cosa c’è di nuovo nel project management? In primo luogo, centrare i tempi, il budget e gli obiettivi del progetto non ne garantisce il successo. Salvo che il progetto non abbia raggiunto gli obiettivi di business, non si può dare per scontato che la missione sia compiuta. Ed è per questo che i progetti devono essere visti come attività connesse al business e devono essere gestiti con una mentalità strategica per raggiungere i risultati di business.
Una seconda evoluzione consiste nel fatto che si comincia a vedere il ruolo del project manager come quello di un leader, che deve creare una visione per la motivazione e l’ispirazione del team. Infine, molti progetti di oggi comprendono l’innovazione, e i project manager devono imparare a distinguere tra i diversi tipi di innovazione e adattare il loro progetto al contesto e all’ambiente specifico. L’agilità è solo un passo in questa direzione, perché è anche necessario imparare a coniugare la gestione dell’innovazione nel project management e scegliere il giusto approccio per ogni progetto.

La nuova generazione del PM - La nuova generazione del PM trasformerà i project manager in leader che devono affrontare gli aspetti strategici e di business dei propri progetti, costruire una visione per ispirare e motivare il loro team divertendosi e saper adattare il progetto al suo specifico livello di innovazione. Il nuovo mondo del project management può essere illustrato da uno schema nel quale in cima al PM tradizionale si pongono tre nuovi strati: l’approccio dinamico all’innovazione, la prospettiva della leadership ispirata e l’approccio strategico focalizzato sul business.
L’approccio Strategic Project Leadership (SPL, un marchio registrato) rappresenta questo nuovo mondo, ed è stato realizzato sulla base del project management tradizionale nel corso di venti anni di ricerca e di lavoro con le aziende. Con l’approccio SPL le organizzazioni sono aiutate ad affrontare l’innovazione in modo dinamico e adattivo, concentrando i loro progetti sui risultati di business attraverso la creazione di valore e di vantaggi competitivi sul mercato. Questo approccio integrato e già sperimentato, oltre che premiato dal PMI, combina le esigenze di business dei progetti, gli aspetti operativi necessari per svolgere il compito e la prospettiva di leadership per ispirare e motivare la squadra. L’approccio SPL consente ai team di progetto di integrare la Strategic Project Leadership nelle loro pratiche attuali, aggiungendo nuove competenze in cima alle aree di competenza del PMBOK esistenti.


In un precedente articolo, avevo previsto che la prossima generazione del PM avrebbe trasformato i project manager in leader che devono affrontare gli aspetti strategici e di business dei propri progetti, costruire una visione per ispirare e motivare il loro team di progetto e devono gestire correttamente il livello specifico di innovazione nel loro progetto. Ho descritto l’approccio Strategic Project Leadership (SPL) per la pianificazione e l’esecuzione di progetti focalizzati sul business e per adattare i progetti alla loro particolare innovazione. In questo articolo - invece - mostrerò in particolare come trattare con l’innovazione nel progetto, adattando il giusto stile di project management al grado appropriato di innovazione.

Il diamante dell’innovazione - L’innovazione è definita come “la commercializzazione di un’idea”. L’idea diventa novità solo quando è implementata e utilizzata. Questo implica che non c’è innovazione senza un progetto, e ogni progetto è in realtà anche una novità. Tuttavia, la gestione dell’innovazione e il project management sono ancora trattati come due discipline distinte e sono affrontate da diverse comunità, pubblicazioni e conferenze. Il “Diamante dell’Innovazione” sta integrando l’innovazione e il project management in un solo modello unificato che consente di identificare i diversi tipi di innovazione e selezionare il giusto approccio di project management per ogni innovazione. Per esempio, poiché l’innovazione in un progetto di costruzione è diversa dall’innovazione nella realizzazione di un veicolo spaziale, ognuno di questi progetti deve essere gestito in modo diverso. La domanda è: «Come»? Il project management tradizionale e anche le recenti tecniche agili non forniscono risposte chiare.

Modello a quattro dimensioni - Il “Diamante dell’Innovazione” è una figura che può offrire un quadro di riferimento per l’analisi del contesto innovativo specifico di un progetto, per scegliere il giusto stile e pianificare il progetto per renderlo di successo. Il modello comprende quattro dimensioni che caratterizzano l’innovazione di un progetto. Ogni dimensione è classificata in quattro tipi di progetto, con diversi livelli di impatto, portando a differenti stili ottimali di gestione.
Innovazione di mercato - Quanto nuovo è il prodotto per il mercato e gli utenti. Riguarda gli sforzi e il tempo necessari per definire chiaramente i requisiti del prodotto. L’innovazione di mercato è suddivisa in quattro tipologie: derivativa, piattaforma, nuova per il mercato, nuova per il mondo.
Innovazione tecnologica - Quanto è utilizzata la nuova tecnologia. Riguarda il numero di cicli di progettazione necessari e il tempo necessario prima di congelare il progetto. La tecnologia ha i seguenti livelli: low-tech, medium-tech, high-tech, super high-tech.
Complessità - Livello di innovazione di sistema, individuato dalla complessità del prodotto o dell’organizzazione. La complessità riguarda il grado di formalità e di coordinamento necessari per gestire in modo efficace il progetto. Ha questi livelli: materiale/componenti, assemblaggio/sottosistema, sistema, array.
Urgenza dell’innovazione - Riguarda la gestione del tempo e l’autonomia del team di project management. Ha questi livelli: normale, rapido/competitivo, time critical, blitz.

Il contesto del progetto - Il Diamante dell’Innovazione descrive ogni contesto del progetto, e i livelli specifici determinano quello che è lo stile migliore per il progetto. Inoltre, aiuta ad analizzare le difficoltà del progetto, pianificare le giuste risorse e gli orari, calcolare le tolleranze e gli imprevisti - e infine - aiuta anche a rimettere in carreggiata un progetto in difficoltà.


Per saperne di più: www.splwin.com

Cosa c’è di nuovo nel project management? - Technology Transfer

L’evoluzione dell’IT tra sfide e promesse
Frank Greco

Verso la new digital economy. Quale architettura per la trasformazione digitale?
Mike Rosen

Ecco come capire il cliente. I diversi punti di vista della Business Analysis
James Robertson

Ecco come capire il cliente I diversi punti di vista della Business Analysis
Suzanne Robertson

E se il Design Sprint fosse il nuovo asso nella manica? Come risolvere grandi problemi e testare nuove idee
James Hobart

Come essere veramente data driven. L’importanza dell’architettura dati
Mike Ferguson

Il Machine Learning in azienda. Come migliorare performance e previsioni
Frank Greco

Portfolio management avanzato: Come trasformare gli investimenti in cambiamento
Chris Potts

L’imbuto e le biglie. Ovvero la metafora della produttività dei team
Sander Hoogendoorn

Dal Data Warehouse al digital business. Un’architettura di trent’anni ancora valida
Barry Devlin

Dai silos a un ecosistema analitico integrato. Un approccio per avere dati da usare su più sistemi
Mike Ferguson

Come accelerare l’innovazione in azienda. La nuova generazione dell’IT enterprise
Frank Greco

Tassonomie e ricerche. Ecco come ottenere migliori risultati
Heather Hedden

Viaggio verso il data warehouse logico
Il grande dilemma della business intelligence

Rick van der Lans

Enterprise information catalog. I requisiti per fare la scelta giusta
Mike Ferguson

La nuova era dell’analisi predittiva - Le aziende alla prova del Machine Learning
Frank Greco

Uno sguardo Agile - Per capire il passato e progettare il futuro
Arie van Bennekum

Trasformazione Agile
Se il product owner diventa un collo di bottiglia

Sander Hoogendoorn

Una Fiat o una Ferrari?
Qual è la più adatta per il business digitale?

Barry Devlin

Vincere la complessità dei dati. È l’ora dello smart data management
Mike Ferguson

Big Data e Analytics - Se il machine learning accelera anche la data science
Mike Ferguson

I dati al centro del business
Christopher Bradley

I Big Data forniscono il contesto e la ricchezza predittiva attorno alle transazioni di business Avere dati coerenti e di qualità resta fondamentale per il processo decisionale
Barry Devlin

Cosa c’è dietro l’angolo? Cinque mosse per diventare un digital leader
Jeroen Derynck

Managing information technology Gestire l’IT come un business nel business
Mitchell Weisberg

Data integration self-service Miglioramento della produttività o caos totale?
Mike Ferguson

Project manager vecchi miti e nuove realtà
Aaron Shenhar

La catena alimentare dei requisiti
Suzanne Robertson

Come diventare un’azienda data-centric
Lindy Ryan

Enterprise analytical ecosystem - Come comprendere il comportamento online dei clienti e capitalizzare il valore dei dati nell’era Big Data
Mike Ferguson

Agilità? Basta Volere
Suzanne Robertson

Ma la vostra architettura è efficace?
Mike Rosen

Se il NoSQL diventa SQL
Rick van der Lans

La data quality e l’impatto sul business
Danette McGilvray

Business analysis e regole di business By Ronald G. Ross con Gladys S.W. Lam
Ronald Ross

Usare Scrum su larga scala: cosa cambia?
Craig Larman

Le architetture per ridurre il debito tecnico
Mike Rosen

Conversando con un marziano
Suzanne Robertson

Cosa c’è di nuovo nel project management?
Aaron Shenhar

Reinventare la Business Intelligence
Barry Devlin

Il nuovo volto della business intelligence
Shaku Atre

Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto
John Favaro

I big data cambiano il mercato dei Database Server
Rick van der Lans

Un “superstorm” di informazioni
Barry Devlin

I dieci step per la qualità dei dati
Danette McGilvray

Perché è meglio evitare il private cloud?
Jason Bloomberg

Leonardo da Vinci aveva ragione!
Chris Date

Mobile user experience: Come adottare una strategia sostenibile
James Hobart

Cosa significa occuparsi di architettura?
Mike Rosen

Virtualizzazione dei dati e sistemi di Business Intelligence Agili
Rick van der Lans

Modelli e linguaggi naturali, quale il modo migliore per definire i requisiti?
James Robertson

Extreme Scoping: un approccio Agile all'Edw e alla BI
Larissa Moss

BI², la Business Intelligence al quadrato
Barry Devlin

I test di regressione in ambienti legacy
Randy Rice

Le conseguenze della consumerizzazione e del Cloud
Chris Potts

Come vanno gli affari? Chiedetelo al vostro cruscotto
Shaku Atre

Organizzare team di progetto efficienti in ambienti DW/BI
Larissa Moss

Big Data, come e perché
Colin White

Business Capabilities e l'allineamento del business all'IT
Mike Rosen

Il valore della tassonomia nella ricerca delle informazioni
Zach Wahl

BI, ma il Data Warehouse è ancora necessario?
Colin White

Reinventare la Business Intelligence
Barry Devlin

Il cruscotto delle prestazioni: il nuovo volto della Business Intelligence
Shaku Atre

Modelli e processi di User acceptance testing
Randy Rice

I limiti nel gestire l'IT come un Business
Chris Potts

Le componenti fondamentali del Cloud
George Reese

Metadati e DW 2.0
Derek Strauss

BI Open Source: basso costo e alto valore?
Jos van Dongen

Semplicità e requisiti
Suzanne Robertson

Business intelligence e analisi testuale
Bill Inmon

Extreme Scoping™: approcci agili al DW e alla BI
Larissa Moss

Dalla BI a un'architettura IT di livello Enterprise
Barry Devlin

Ambiente efficiente di ricerca di informazioni
James Hobart

Il Business deve trainare la Strategia IT
Chris Potts

Web database: la questione MapReduce (seconda parte)
Colin White

Web database: la questione MapReduce
Colin White

Misura delle prestazioni. I sette comandamenti
Harry Chapman

Le dieci cose che un architetto deve fare per creare valore
Mike Rosen

Sviluppare applicazioni a prova di sicurezza
Ken van Wyk

The ECM Landscape in 2008
Alan Pelz-Sharpe

Ma chi sono gli operatori dell’informazione?
Colin White

Qualità dell’informazione e trasformazione del management
Larry English

Classificazione sistematica delle informazioni
Zach Wahl

L’uso intensivo del Web nelle applicazioni di Bi
Colin White

Enterprise Search
Theresa Regli

La forza dell'astrazione
Steve Hoberman

La strada verso una BI pervasiva
Cindi Howson

Soa, una strategia di test
Randy Rice

Verso una BI più semplice e a minor costo
Colin White

I contenuti “Killer” del Web
Gerry McGovern

Sviluppo iterativo del software per i Dw
Larissa Moss

Qualità delle Informazioni e Datawarehousing
Larry English

Lo scenario Ecm 2008
Alan Pelz-Sharpe

La nascita del Web 3.0
John Kneiling

Documentazione: il dossier del crimine
Suzanne Robertson

L’impatto del Web 2.0 sui portali delle imprese
Colin White

Le tecniche vincenti di IT Management
Ken Rau

Web 2.0
Ed Yourdon

Web di successo se si conosce il cliente
Gerry McGovern

Un approccio alla BI incentrato sui processi
Colin White

Integrare Master Data Management e BI (Parte Seconda)
Mike Ferguson

Integrare Master Data Management e BI (Parte Prima)
Mike Ferguson

Il Project Manager è una Tata
Suzanne Robertson

Web di successo se si conosce il cliente
Gerry McGovern

L'informazione personalizzata
Colin White

La Tassonomia dell'Impresa
Zach Wahl

Managed Meta Data Environment (II parte)
David Marco

Managed Meta Data Environment
David Marco

Migliorare le applicazioni dell'impresa con Web 2.0
James Hobart

La Balanced Scorecard migliora la Performance dell'IT
Harry Chapman

La fusione dei processi dell'impresa grazie a Soa (II parte)
Max Dolgicer

La fusione dei processi dell'impresa grazie a SOA (I parte)
Max Dolgicer

Volere è Potere, in Ogni Senso
Suzanne Robertson

Dimostrate con i numeri il valore dei contenuti del web
Gerry McGovern

Il Back-end della pianificazione strategica dell'It
Ken Rau

L'audit delle prescrizioni di progetto (II parte)
Suzanne Robertson

L'audit delle prescrizioni di progetto (I parte)
Suzanne Robertson

Il Processo di gestione delle informazioni
Ted Lewis

I requisiti come strumento di gestione dei progetti
Suzanne Robertson

Il futuro è nel contenuto killer del web
Gerry McGovern

Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto
John Favaro

Rilevare i costi sulla base delle attività
Ken Rau

Un percorso verso l'impresa intelligente (II parte)
Mike Ferguson

Un percorso verso l'impresa intelligente (I parte)
Mike Ferguson

Il Data Store Operativo: un lavoro di martello
Claudia Imhoff

Il data warehouse orientato all'impresa
Michael Schmitz

Dieci punti chiave per realizzare balanced scorecard di successo
Harry Chapman

Content management: i contenuti al primo posto
Gerry McGovern

Applicazioni Web ad alta disponibilità
John Kneiling

Il 2004, sarà l'anno in cui abbandoneremo html?
James Hobart

La tecnologia EII ripropone il data warehousing virtuale?
Colin White

Misurare per Gestire
Ken Rau

Volere è Potere, in Ogni Senso
Suzanne Robertson

Realizzare il CPM e l'integrazione della BI
Mike Ferguson

Tutti i punti della FPA
Koni Thompson

Requiem per il Portale?
Colin White

Business Intelligence: dalla teoria alla realtà (II parte)
Shaku Atre

Business Intelligence: dalla teoria alla realtà (I parte)
Shaku Atre

I portali Corporate e di E-business: la nuova generazione del posto di lavoro
Mike Ferguson

I 10 errori da evitare nella realizzazione di un Meta Data Repository (II Parte)
David Marco

I 10 errori da evitare nella realizzazione di un Meta Data Repository (I parte)
David Marco

Usare i modelli per acquisire l'esperienza di progettazione
James Hobart

Realizzare l'Impresa Intelligente
Colin White

.NET or J2EE - Choosing the Right Web Services Framework
John Kneiling

Progettare Applicazioni Mobili di Successo
James Hobart

La Sociologia del Progetto: Identificare e Coinvolgere tutti i Partecipanti
Suzanne Robertson

Integrare la Business Intelligence nell'Impresa (II parte)
Mike Ferguson

Integrare la Business Intelligence nell'Impresa (I parte)
Mike Ferguson

L'Evoluzione del Portale di e-Business (II parte)
Colin White

L'Evoluzione del Portale di e-Business (I parte)
Colin White

Il Consulente WebEAI: Servizi Web, XML e l'Impresa
John Kneiling

Data Mining: Come Gestire le Relazioni con i Clienti Secondo i Principi del CRM
Weaver James

Articoli del mese - Technology Transfer