Articoli del meseArticoli del mese

Articoli del mese


Stampa articolo

Articolo del Mese - Agosto 2013

Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto

John Favaro by John Favaro

All'interno della comunità IT, impieghiamo moltissimo tempo nel discutere circa la valutazione del "Ritorno sugli investimenti", dimenticando spesso che, in realtà, stiamo parlando di un'intera gerarchia di attività:
- Strategia dell'impresa - Selezione dei mercati cui partecipare e formulazione delle strategie adatte per risultare competitivi;
- Valutazione - Analisi del valore economico dei progetti derivanti dall'attuazione di questa strategia;
- Analisi costi-benefici - Espressione, in termini monetari, dei dati misurati o stimati (per esempio, i costi del lavoro), per fornire le basi per la valutazione economica;
- Metriche -Misurazione dei parametri (come, per esempio, il tempo impiegato da un programmatore) che costituiscono la base per l'analisi dei costi e dei benefici.
Esaminando la letteratura sull'argomento, appare evidente che la comunità dei realizzatori di software ha effettuato sempre una quantità di lavoro enorme nelle ultime due aree indicate, ma ha praticamente ignorato le prime due. Perché?
Perché siamo specialisti del software e ci troviamo a nostro agio nel raccogliere e interpretare numeri, per loro natura "simili a una codifica", mentre pochi fra di noi hanno familiarità con gli indici più elementari della valutazione economica, come il valore attuale e il costo del capitale.
Ancora di meno sono quelli che hanno la percezione delle relazioni con altri termini che utilizziamo in maniera informale, come il Ritorno sugli investimenti e il Tempo di ammortamento. Ma la valutazione costituisce la base per il vero ragionamento disciplinato, necessario per ogni seria stima di valore economico.
Un esempio: all'interno della comunità IT, siamo interessati non solo al valore economico dei nostri prodotti, ma anche al valore dei nostri processi di sviluppo del software. Considerate la nuova generazione di metodologie che adesso vengono definite "agili"; il più conosciuto tra questi ultimi è denominato Extreme Programming.
È stato sempre un compito difficile attribuire un valore economico ai processi di sviluppo, in parte perché la maggior parte degli scenari interessanti comprendono astrazioni come qualità, portabilità o estensibilità.
Gli scenari che comprendono metodi agili sembrano essere quelli più problematici, perché alla fine la maggior parte tra questi comprendono l'obiettivo della flessibilità. E che cosa, più della flessibilità, può risultare più astratto e più elusivo da valutare?
In effetti, sono trascorsi esattamente trent'anni da quando è stato fatto un tentativo che ha fornito una qualche speranza reale di progresso nella valutazione economica della flessibilità. Si tratta della pubblicazione, nel 1973, della formula per attribuire un prezzo alle opzioni finanziarie da parte degli economisti Black, Merton e Scholes (un risultato che valse loro il premio Nobel nel 1977). Ancora nel 1977, Stephan Myers, un altro grande economista, intuì che la teoria del prezzo delle opzioni nel mondo finanziario poteva applicarsi a progetti nel mondo reale.
Poiché le opzioni implicano alternative e queste, a loro volta, implicano flessibilità, le "opzioni reali" divennero presto oggetto di studio per la valutazione economica di progetti che comprendevano flessibilità. A partire dagli anni '90 fu chiaro che la natura malleabile del software lo rendeva un candidato ideale per questo approccio.
Lo stile iterativo di sviluppo mediante approcci agili rende possibile il cambiamento delle priorità, l1introduzione di nuove funzionalità, la gestione dei ritardi e così via. Si può affermare che un team di sviluppo agile crea e gestisce continuamente "opzioni", adattandosi in ogni momento al cambiamento delle condizioni esterne. Questa prospettiva verso processi agili "options-driven" è stata introdotta contemporaneamente alla pubblicazione del primo libro sull'Extreme Programming.
Questo spiega la nascita della metafora dei pomodori nell'orto, sviluppata originariamente del professore di Scienza delle Finanze Timothy Luehrman per illustrare l'idea della gestione attiva di un portafoglio di opzioni strategiche.
La metafora dei pomodori nell'orto risulta anche sorprendentemente efficace per illustrare un processo di sviluppo del software, flessibile e iterativo, oltre che in condizioni di incertezza. Luehrman introduce la metafora in questo modo: -Camminate all'interno dell'orto in un giorno qualsiasi del mese di agosto e vi accorgerete che alcuni pomodori sono maturi e perfetti. Qualunque giardiniere saprebbe riconoscerli e potrebbe raccoglierli per mangiarli immediatamente.
Altri pomodori, invece, sono marciti e nessuno si piglierebbe la briga di raccoglierli. Questi due casi estremi (adesso o mai più) rappresentano decisioni facili da prendere per il giardiniere. Nell'intero arco delle possibilità esistono però pomodori che si presentano con aspetto molto diverso l'uno dall'altro?.
Questa situazione è analoga a quella dei processi di sviluppo iterativo, che implementano il software in termini di pacchetti con funzionalità ben delimitate, come gli "use cases", o casi d'uso, del Rational Unified Process, oppure le "stories" dell'Extreme Programming. In un giorno qualsiasi di un progetto agile, troverete storie con aspetto e prospettive diverse. Alcuni componenti sono pronti per essere implementati, mentre per altri questo appare impossibile tecnicamente, oppure è giudicato troppo costoso.
Continuando con la metafora: "Alcuni pomodori sono commestibili ma, anche se si possono cogliere immediatamente, miglioreranno lasciandoli ancora sulla pianta".
Questo fa riferimento a quanto è conosciuto nella terminologia delle opzioni reali come opzioni da differire, che hanno un valore economico dimostrabile in molti tipi di situazioni, dalle esplorazioni petrolifere all'edilizia. Anche i processi agili creano questo valore economico mediante il differimento dell'implementazione di componenti nel corso di iterazioni successive (per esempio, allo scopo di verificare le esigenze reali prima di prendere una decisione finale).
Proseguendo ancora con la metafora: "Un giardiniere puramente passivo" raccoglie i pomodori maturi e torna a casa. I giardinieri attivi [ma non solo] osservano l'orto e, in base a quello che vedono, si impegnano nel coltivarlo: annaffiano, concimano, estirpano le erbacce e così via?. In molti ambienti tradizionali di sviluppo del software, ciò che è finito è finito - si ritorna su quanto è stato fatto solamente in caso di assoluta necessità (motivata parzialmente dalla paura di un "blocco" del sistema).
In ambiente agile, al contrario, il sistema viene coltivato con continuità: la codifica completata viene rivista, i test "rompono" il sistema in maniera routinaria e l'integrazione è continua. Il sistema non è mai in riposo, per cui, come risultato, viene massimizzato il numero delle opzioni disponibili in ogni momento.
Luehrman: "Naturalmente, esiste sempre l'incognita meteorologica e non tutti i pomodori arriveranno alla maturazione. Tuttavia, possiamo aspettarci che il giardiere attivo produca raccolti migliori nella maggior parte degli anni, a differenza di quello passivo". Tutti abbiamo imparato dalle nostre amare esperienze che, malgrado tutti gli sforzi, alcune condizioni esterne possono pregiudicare il successo dei nostri progetti ? che sia un cambiamento radicale nelle necessità, oppure una decisione del top management, o ancora un improvviso taglio dei fondi.
Ma la disciplina delle opzioni reali, unitamente ad altri concetti della finanza, sta iniziando a fornire un supporto concreto per l'argomentazione intuitiva che una gestione attiva e agile di un progetto ne incrementerà il valore economico, che sia la raccolta dei pomodori per l?estate o il sistema dei servizi web da attivare durante l'inverno.
Sarà la disciplina emergente delle opzioni reali a fornire definitivamente la bacchetta magica per comprendere il valore economico delle best practices del nostro gruppo di sviluppo software?
Certamente no - è chiaro che non esistono bacchette magiche, ma solamente duro lavoro e ragionamenti disciplinati. Ma più impariamo circa i principi fondamentali della finanza e la loro moderna evoluzione e più diventerà disciplinato il nostro modo di pensare e, quindi, il nostro duro lavoro risulterà ancora più proficuo.

Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto - Technology Transfer

L’evoluzione dell’IT tra sfide e promesse
Frank Greco

Verso la new digital economy. Quale architettura per la trasformazione digitale?
Mike Rosen

Ecco come capire il cliente. I diversi punti di vista della Business Analysis
James Robertson

Ecco come capire il cliente I diversi punti di vista della Business Analysis
Suzanne Robertson

E se il Design Sprint fosse il nuovo asso nella manica? Come risolvere grandi problemi e testare nuove idee
James Hobart

Come essere veramente data driven. L’importanza dell’architettura dati
Mike Ferguson

Il Machine Learning in azienda. Come migliorare performance e previsioni
Frank Greco

Portfolio management avanzato: Come trasformare gli investimenti in cambiamento
Chris Potts

L’imbuto e le biglie. Ovvero la metafora della produttività dei team
Sander Hoogendoorn

Dal Data Warehouse al digital business. Un’architettura di trent’anni ancora valida
Barry Devlin

Dai silos a un ecosistema analitico integrato. Un approccio per avere dati da usare su più sistemi
Mike Ferguson

Come accelerare l’innovazione in azienda. La nuova generazione dell’IT enterprise
Frank Greco

Tassonomie e ricerche. Ecco come ottenere migliori risultati
Heather Hedden

Viaggio verso il data warehouse logico
Il grande dilemma della business intelligence

Rick van der Lans

Enterprise information catalog. I requisiti per fare la scelta giusta
Mike Ferguson

La nuova era dell’analisi predittiva - Le aziende alla prova del Machine Learning
Frank Greco

Uno sguardo Agile - Per capire il passato e progettare il futuro
Arie van Bennekum

Trasformazione Agile
Se il product owner diventa un collo di bottiglia

Sander Hoogendoorn

Una Fiat o una Ferrari?
Qual è la più adatta per il business digitale?

Barry Devlin

Vincere la complessità dei dati. È l’ora dello smart data management
Mike Ferguson

Big Data e Analytics - Se il machine learning accelera anche la data science
Mike Ferguson

I dati al centro del business
Christopher Bradley

I Big Data forniscono il contesto e la ricchezza predittiva attorno alle transazioni di business Avere dati coerenti e di qualità resta fondamentale per il processo decisionale
Barry Devlin

Cosa c’è dietro l’angolo? Cinque mosse per diventare un digital leader
Jeroen Derynck

Managing information technology Gestire l’IT come un business nel business
Mitchell Weisberg

Data integration self-service Miglioramento della produttività o caos totale?
Mike Ferguson

Project manager vecchi miti e nuove realtà
Aaron Shenhar

La catena alimentare dei requisiti
Suzanne Robertson

Come diventare un’azienda data-centric
Lindy Ryan

Enterprise analytical ecosystem - Come comprendere il comportamento online dei clienti e capitalizzare il valore dei dati nell’era Big Data
Mike Ferguson

Agilità? Basta Volere
Suzanne Robertson

Ma la vostra architettura è efficace?
Mike Rosen

Se il NoSQL diventa SQL
Rick van der Lans

La data quality e l’impatto sul business
Danette McGilvray

Business analysis e regole di business By Ronald G. Ross con Gladys S.W. Lam
Ronald Ross

Usare Scrum su larga scala: cosa cambia?
Craig Larman

Le architetture per ridurre il debito tecnico
Mike Rosen

Conversando con un marziano
Suzanne Robertson

Cosa c’è di nuovo nel project management?
Aaron Shenhar

Reinventare la Business Intelligence
Barry Devlin

Il nuovo volto della business intelligence
Shaku Atre

Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto
John Favaro

I big data cambiano il mercato dei Database Server
Rick van der Lans

Un “superstorm” di informazioni
Barry Devlin

I dieci step per la qualità dei dati
Danette McGilvray

Perché è meglio evitare il private cloud?
Jason Bloomberg

Leonardo da Vinci aveva ragione!
Chris Date

Mobile user experience: Come adottare una strategia sostenibile
James Hobart

Cosa significa occuparsi di architettura?
Mike Rosen

Virtualizzazione dei dati e sistemi di Business Intelligence Agili
Rick van der Lans

Modelli e linguaggi naturali, quale il modo migliore per definire i requisiti?
James Robertson

Extreme Scoping: un approccio Agile all'Edw e alla BI
Larissa Moss

BI², la Business Intelligence al quadrato
Barry Devlin

I test di regressione in ambienti legacy
Randy Rice

Le conseguenze della consumerizzazione e del Cloud
Chris Potts

Come vanno gli affari? Chiedetelo al vostro cruscotto
Shaku Atre

Organizzare team di progetto efficienti in ambienti DW/BI
Larissa Moss

Big Data, come e perché
Colin White

Business Capabilities e l'allineamento del business all'IT
Mike Rosen

Il valore della tassonomia nella ricerca delle informazioni
Zach Wahl

BI, ma il Data Warehouse è ancora necessario?
Colin White

Reinventare la Business Intelligence
Barry Devlin

Il cruscotto delle prestazioni: il nuovo volto della Business Intelligence
Shaku Atre

Modelli e processi di User acceptance testing
Randy Rice

I limiti nel gestire l'IT come un Business
Chris Potts

Le componenti fondamentali del Cloud
George Reese

Metadati e DW 2.0
Derek Strauss

BI Open Source: basso costo e alto valore?
Jos van Dongen

Semplicità e requisiti
Suzanne Robertson

Business intelligence e analisi testuale
Bill Inmon

Extreme Scoping™: approcci agili al DW e alla BI
Larissa Moss

Dalla BI a un'architettura IT di livello Enterprise
Barry Devlin

Ambiente efficiente di ricerca di informazioni
James Hobart

Il Business deve trainare la Strategia IT
Chris Potts

Web database: la questione MapReduce (seconda parte)
Colin White

Web database: la questione MapReduce
Colin White

Misura delle prestazioni. I sette comandamenti
Harry Chapman

Le dieci cose che un architetto deve fare per creare valore
Mike Rosen

Sviluppare applicazioni a prova di sicurezza
Ken van Wyk

The ECM Landscape in 2008
Alan Pelz-Sharpe

Ma chi sono gli operatori dell’informazione?
Colin White

Qualità dell’informazione e trasformazione del management
Larry English

Classificazione sistematica delle informazioni
Zach Wahl

L’uso intensivo del Web nelle applicazioni di Bi
Colin White

Enterprise Search
Theresa Regli

La forza dell'astrazione
Steve Hoberman

La strada verso una BI pervasiva
Cindi Howson

Soa, una strategia di test
Randy Rice

Verso una BI più semplice e a minor costo
Colin White

I contenuti “Killer” del Web
Gerry McGovern

Sviluppo iterativo del software per i Dw
Larissa Moss

Qualità delle Informazioni e Datawarehousing
Larry English

Lo scenario Ecm 2008
Alan Pelz-Sharpe

La nascita del Web 3.0
John Kneiling

Documentazione: il dossier del crimine
Suzanne Robertson

L’impatto del Web 2.0 sui portali delle imprese
Colin White

Le tecniche vincenti di IT Management
Ken Rau

Web 2.0
Ed Yourdon

Web di successo se si conosce il cliente
Gerry McGovern

Un approccio alla BI incentrato sui processi
Colin White

Integrare Master Data Management e BI (Parte Seconda)
Mike Ferguson

Integrare Master Data Management e BI (Parte Prima)
Mike Ferguson

Il Project Manager è una Tata
Suzanne Robertson

Web di successo se si conosce il cliente
Gerry McGovern

L'informazione personalizzata
Colin White

La Tassonomia dell'Impresa
Zach Wahl

Managed Meta Data Environment (II parte)
David Marco

Managed Meta Data Environment
David Marco

Migliorare le applicazioni dell'impresa con Web 2.0
James Hobart

La Balanced Scorecard migliora la Performance dell'IT
Harry Chapman

La fusione dei processi dell'impresa grazie a Soa (II parte)
Max Dolgicer

La fusione dei processi dell'impresa grazie a SOA (I parte)
Max Dolgicer

Volere è Potere, in Ogni Senso
Suzanne Robertson

Dimostrate con i numeri il valore dei contenuti del web
Gerry McGovern

Il Back-end della pianificazione strategica dell'It
Ken Rau

L'audit delle prescrizioni di progetto (II parte)
Suzanne Robertson

L'audit delle prescrizioni di progetto (I parte)
Suzanne Robertson

Il Processo di gestione delle informazioni
Ted Lewis

I requisiti come strumento di gestione dei progetti
Suzanne Robertson

Il futuro è nel contenuto killer del web
Gerry McGovern

Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto
John Favaro

Rilevare i costi sulla base delle attività
Ken Rau

Un percorso verso l'impresa intelligente (II parte)
Mike Ferguson

Un percorso verso l'impresa intelligente (I parte)
Mike Ferguson

Il Data Store Operativo: un lavoro di martello
Claudia Imhoff

Il data warehouse orientato all'impresa
Michael Schmitz

Dieci punti chiave per realizzare balanced scorecard di successo
Harry Chapman

Content management: i contenuti al primo posto
Gerry McGovern

Applicazioni Web ad alta disponibilità
John Kneiling

Il 2004, sarà l'anno in cui abbandoneremo html?
James Hobart

La tecnologia EII ripropone il data warehousing virtuale?
Colin White

Misurare per Gestire
Ken Rau

Volere è Potere, in Ogni Senso
Suzanne Robertson

Realizzare il CPM e l'integrazione della BI
Mike Ferguson

Tutti i punti della FPA
Koni Thompson

Requiem per il Portale?
Colin White

Business Intelligence: dalla teoria alla realtà (II parte)
Shaku Atre

Business Intelligence: dalla teoria alla realtà (I parte)
Shaku Atre

I portali Corporate e di E-business: la nuova generazione del posto di lavoro
Mike Ferguson

I 10 errori da evitare nella realizzazione di un Meta Data Repository (II Parte)
David Marco

I 10 errori da evitare nella realizzazione di un Meta Data Repository (I parte)
David Marco

Usare i modelli per acquisire l'esperienza di progettazione
James Hobart

Realizzare l'Impresa Intelligente
Colin White

.NET or J2EE - Choosing the Right Web Services Framework
John Kneiling

Progettare Applicazioni Mobili di Successo
James Hobart

La Sociologia del Progetto: Identificare e Coinvolgere tutti i Partecipanti
Suzanne Robertson

Integrare la Business Intelligence nell'Impresa (II parte)
Mike Ferguson

Integrare la Business Intelligence nell'Impresa (I parte)
Mike Ferguson

L'Evoluzione del Portale di e-Business (II parte)
Colin White

L'Evoluzione del Portale di e-Business (I parte)
Colin White

Il Consulente WebEAI: Servizi Web, XML e l'Impresa
John Kneiling

Data Mining: Come Gestire le Relazioni con i Clienti Secondo i Principi del CRM
Weaver James

Articoli del mese - Technology Transfer