Articoli del meseArticoli del mese

Articoli del mese


Stampa articolo

Articolo del Mese - Giugno 2005

Il futuro è nel contenuto killer del web

Gerry McGovern by Gerry McGovern

Se non avete un contenuto killer, pubblicato in una posizione importante ed evidente come, per esempio, la homepage, il vostro sito web non riuscirà mai a raggiungere risultati vicini al proprio potenziale di efficacia. Vorrei enfatizzare il significato dei termini importante ed evidente, perché il contenuto killer è strumentale rispetto al vero contenuto di riempimento del sito, per cui molti dei vostri clienti o dipendenti non ne prenderanno mai visione volontariamente.
Questo può accadere perché, anche se trovano la pagina o l'insieme dei risultati della loro ricerca, possono non percepire il contenuto killer. Infatti, nella scansione di lettura, quando l'occhio vede una grande quantità di contenuti che risultano interessanti, il cervello ritiene che non vi siano altre informazioni da prendere in considerazione.
Il contenuto killer del web e quello per il quale il vostro cliente è disposto a tutto, anche a uccidere ? è la cosa che gli sta veramente a cuore. Per Apple iTunes, il contenuto killer comprenderebbe How to dismantle an atomic bomb degli U2, oppure Encore di Eminen. Senza questo genere di mega-movimentatori, qualunque negozio di musica avrebbe dei seri problemi. Non importa quanto sia forte Amazon.com, senza il prossimo best seller di J.Rowling si troverebbe in difficoltà.
So che a questo punto probabilmente state dicendo: "Bene, il mio sito web non possiede certamente nessun contenuto killer di questo genere". Non è vero. Potete anche non avere una mega proposta, ma sicuramente avete contenuti che i vostri clienti sono veramente interessati a conoscere. Perché, se non li avete, allora la situazione può essere perfino migliore.
Se non siete in grado di identificare nessun contenuto killer, ecco quello che dovete fare:

CHIUDETE IL VOSTRO SITO WEB. IMMEDIATAMENTE!
Se chiudete il vostro sito web in questo momento, importerà realmente a qualcuno? Se aspettate almeno un secondo prima di rispondere: "Perché mai, naturalmente, molte persone si preoccuperanno", allora avete un problema. Se vi viene richiesto di giustificare il valore del vostro sito web, dovete trovare argomentazioni specifiche. Se tutto quello che potete fare è offrire informazioni vaghe o incomplete, sia il vostro sito web sia la vostra stessa persona risulteranno svalutati.
Che cosa vi interessa? Che cosa vi interessa realmente? Un edificio particolare? La vostra casa? La famiglia o la comunità locale? Una macchina nuova? Il rispetto con I vostri pari e amici? Una promozione? La soddisfazione per un lavoro ben fatto? Seguire nel gioco, oppure giocare con la vostra squadra? Andare al cinema o a teatro con il vostro partner?
Mi considero un esperto di marketing e di comunicazioni, sia per i miei studi che per l'esperienza accumulata. Ho iniziato a occuparmi del Web intorno al 1993. Al mio primo approccio, mi ricordai di una promessa che avevo fatto a me stesso da bambino.
Verso il West
Ero molto appassionato dei film western. Guardavo con invidia quei carri dei pioneri che si muovevano alla conquista del West, i vasti spazi aperti e le così tante promesse. Nella mia vita non avrei mai incontrato questo genere di opportunità senza reali confini. Perciò, feci una promessa a me stesso. Se mai mi fossi trovato in uno spazio così aperto, sarei montato sul mio carro e avrei puntato verso il West.
Tornando al 1993, il World Wide Web appariva ai miei occhi come una vera diavoleria, in uno spazio senza confini. Mi era difficile credere che potevo restare seduto nel mio appartamento a Dublino, in Irlanda, e con un click del mouse avere davanti a me il mondo intero.
Vi racconto quale fosse la mia preoccupazione. Naturalmente, amo e mi sta a cuore la mia famiglia. Ma, la cosa che più mi interessa professionalmente - cioè quella che mi dà la maggiore spinta- è creare una differenza. Passare attraverso questa vita e lasciare una sorta di segno lungo la strada. Parlare ed essere ascoltato. Scrivere ed essere letto. Essere ricordato come qualcuno che ha fatto qualcosa di utile (e se, in aggiunta, questo porta a guadagnare molto denaro, tutto sarà ancora più meraviglioso).
Dal giorno che ho cominciato a entrare nel mondo del World Wide Web, la mia missione è stata di crearmi una carriera al suo interno. É stato come una lunga cavalcata. Ho imparato a usare la codifica Html, aiutato a progettare motori di ricerca e software di gestione dei contenuti. Possedevo una società valutata duecentocinquanta milioni di dollari e, nove mesi più tardi, tutto andò in rovina. Fu una situazione traumatica e demoralizzante ma, in definitiva, anche un'esperienza emozionante e di miglioramento di vita.
Al di là di tutto, credevo nell'importanza fondamentale del contenuto. Secondo la mia opinione, la sostanza del Web era il contenuto. Se il commercio si basa sulla vendita tramite le persone, non si può affermare che l'e-commerce sia basato sulla vendita tramite il contenuto? Le parole, le immagini e, in misura minore, le comunicazioni audio e video, costituivano l'essenza del sito web.
Se pensate che questo sia talmente ovvio, per voi e per chiunque sia coinvolto nel Web, riflettete ancora un momento. Ho sempre sostenuto l?importanza del contenuto, ma adesso vi dico che cosa era difficile negli anni novanta.
L'oro del Web: il contenuto
Anche oggi, continuo a incontrare persone responsabili di importanti siti web ancora convinte che il contenuto rappresenti un aspetto banale. La loro attenzione è rivolta prima alla tecnologia e poi alla grafica, mentre il contenuto è percepito come l'ultima preoccupazione. Vogliono semplicemente creare il contenuto nel modo più economico e rapido possibile.
Il contenuto rappresenta l'oro del Web - il valore nascosto - mentre per così tanto tempo è stato trattato come il carbone, una commodity a basso costo che viene pubblicata all'ingrosso. Nel 2005, conosco il caso di uno dei maggiori siti web che ha dato in subappalto a un?altra società la creazione del proprio contenuto e sta usando "analisi quantitative" per misurarne l'efficienza. Si, ho detto proprio analisi quantitative! Si aspettano l'elaborazione di un certo numero di informazioni al giorno, senza tener conto della qualità, ma solo della quantità.
Ho tenuto conferenze sul contenuto del web in 31 paesi nel mondo e probabilmene nella metà degli stati degli Stati Uniti d'America. Potrei scrivere un intero libro con le storie incredibili su come il contenuto venga trattato in termini di semlice commodity di servizio, parlando delle così tante persone che non si rendono conto della sua importanza.
Il grande pensatore del mondo delle imprese, Peter Drucker, ha affermato che abbiamo impiegato gli ultimi cinquant'anni a preoccuparci della T, nell'acronimo IT di Information Technology, e che dovremo spendere i prossimi cinquanta pensando alla I' ovvero all'Informazione.
A questo proposito, esistono due modalità fondamentalmente diverse per considerare le informazioni. Una le vede come un insieme di bit e byte che debbono essere memorizzati, gestiti e trasmessi in maniera efficiente. L'altro modo le considera come il processo per comunicare la conoscenza. Io credo nella seconda modalità e penso che Drucker volesse affermare proprio questo concetto.
 

Il futuro è nel contenuto killer del web - Technology Transfer

L’evoluzione dell’IT tra sfide e promesse
Frank Greco

Verso la new digital economy. Quale architettura per la trasformazione digitale?
Mike Rosen

Ecco come capire il cliente. I diversi punti di vista della Business Analysis
James Robertson

Ecco come capire il cliente I diversi punti di vista della Business Analysis
Suzanne Robertson

E se il Design Sprint fosse il nuovo asso nella manica? Come risolvere grandi problemi e testare nuove idee
James Hobart

Come essere veramente data driven. L’importanza dell’architettura dati
Mike Ferguson

Il Machine Learning in azienda. Come migliorare performance e previsioni
Frank Greco

Portfolio management avanzato: Come trasformare gli investimenti in cambiamento
Chris Potts

L’imbuto e le biglie. Ovvero la metafora della produttività dei team
Sander Hoogendoorn

Dal Data Warehouse al digital business. Un’architettura di trent’anni ancora valida
Barry Devlin

Dai silos a un ecosistema analitico integrato. Un approccio per avere dati da usare su più sistemi
Mike Ferguson

Come accelerare l’innovazione in azienda. La nuova generazione dell’IT enterprise
Frank Greco

Tassonomie e ricerche. Ecco come ottenere migliori risultati
Heather Hedden

Viaggio verso il data warehouse logico
Il grande dilemma della business intelligence

Rick van der Lans

Enterprise information catalog. I requisiti per fare la scelta giusta
Mike Ferguson

La nuova era dell’analisi predittiva - Le aziende alla prova del Machine Learning
Frank Greco

Uno sguardo Agile - Per capire il passato e progettare il futuro
Arie van Bennekum

Trasformazione Agile
Se il product owner diventa un collo di bottiglia

Sander Hoogendoorn

Una Fiat o una Ferrari?
Qual è la più adatta per il business digitale?

Barry Devlin

Vincere la complessità dei dati. È l’ora dello smart data management
Mike Ferguson

Big Data e Analytics - Se il machine learning accelera anche la data science
Mike Ferguson

I dati al centro del business
Christopher Bradley

I Big Data forniscono il contesto e la ricchezza predittiva attorno alle transazioni di business Avere dati coerenti e di qualità resta fondamentale per il processo decisionale
Barry Devlin

Cosa c’è dietro l’angolo? Cinque mosse per diventare un digital leader
Jeroen Derynck

Managing information technology Gestire l’IT come un business nel business
Mitchell Weisberg

Data integration self-service Miglioramento della produttività o caos totale?
Mike Ferguson

Project manager vecchi miti e nuove realtà
Aaron Shenhar

La catena alimentare dei requisiti
Suzanne Robertson

Come diventare un’azienda data-centric
Lindy Ryan

Enterprise analytical ecosystem - Come comprendere il comportamento online dei clienti e capitalizzare il valore dei dati nell’era Big Data
Mike Ferguson

Agilità? Basta Volere
Suzanne Robertson

Ma la vostra architettura è efficace?
Mike Rosen

Se il NoSQL diventa SQL
Rick van der Lans

La data quality e l’impatto sul business
Danette McGilvray

Business analysis e regole di business By Ronald G. Ross con Gladys S.W. Lam
Ronald Ross

Usare Scrum su larga scala: cosa cambia?
Craig Larman

Le architetture per ridurre il debito tecnico
Mike Rosen

Conversando con un marziano
Suzanne Robertson

Cosa c’è di nuovo nel project management?
Aaron Shenhar

Reinventare la Business Intelligence
Barry Devlin

Il nuovo volto della business intelligence
Shaku Atre

Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto
John Favaro

I big data cambiano il mercato dei Database Server
Rick van der Lans

Un “superstorm” di informazioni
Barry Devlin

I dieci step per la qualità dei dati
Danette McGilvray

Perché è meglio evitare il private cloud?
Jason Bloomberg

Leonardo da Vinci aveva ragione!
Chris Date

Mobile user experience: Come adottare una strategia sostenibile
James Hobart

Cosa significa occuparsi di architettura?
Mike Rosen

Virtualizzazione dei dati e sistemi di Business Intelligence Agili
Rick van der Lans

Modelli e linguaggi naturali, quale il modo migliore per definire i requisiti?
James Robertson

Extreme Scoping: un approccio Agile all'Edw e alla BI
Larissa Moss

BI², la Business Intelligence al quadrato
Barry Devlin

I test di regressione in ambienti legacy
Randy Rice

Le conseguenze della consumerizzazione e del Cloud
Chris Potts

Come vanno gli affari? Chiedetelo al vostro cruscotto
Shaku Atre

Organizzare team di progetto efficienti in ambienti DW/BI
Larissa Moss

Big Data, come e perché
Colin White

Business Capabilities e l'allineamento del business all'IT
Mike Rosen

Il valore della tassonomia nella ricerca delle informazioni
Zach Wahl

BI, ma il Data Warehouse è ancora necessario?
Colin White

Reinventare la Business Intelligence
Barry Devlin

Il cruscotto delle prestazioni: il nuovo volto della Business Intelligence
Shaku Atre

Modelli e processi di User acceptance testing
Randy Rice

I limiti nel gestire l'IT come un Business
Chris Potts

Le componenti fondamentali del Cloud
George Reese

Metadati e DW 2.0
Derek Strauss

BI Open Source: basso costo e alto valore?
Jos van Dongen

Semplicità e requisiti
Suzanne Robertson

Business intelligence e analisi testuale
Bill Inmon

Extreme Scoping™: approcci agili al DW e alla BI
Larissa Moss

Dalla BI a un'architettura IT di livello Enterprise
Barry Devlin

Ambiente efficiente di ricerca di informazioni
James Hobart

Il Business deve trainare la Strategia IT
Chris Potts

Web database: la questione MapReduce (seconda parte)
Colin White

Web database: la questione MapReduce
Colin White

Misura delle prestazioni. I sette comandamenti
Harry Chapman

Le dieci cose che un architetto deve fare per creare valore
Mike Rosen

Sviluppare applicazioni a prova di sicurezza
Ken van Wyk

The ECM Landscape in 2008
Alan Pelz-Sharpe

Ma chi sono gli operatori dell’informazione?
Colin White

Qualità dell’informazione e trasformazione del management
Larry English

Classificazione sistematica delle informazioni
Zach Wahl

L’uso intensivo del Web nelle applicazioni di Bi
Colin White

Enterprise Search
Theresa Regli

La forza dell'astrazione
Steve Hoberman

La strada verso una BI pervasiva
Cindi Howson

Soa, una strategia di test
Randy Rice

Verso una BI più semplice e a minor costo
Colin White

I contenuti “Killer” del Web
Gerry McGovern

Sviluppo iterativo del software per i Dw
Larissa Moss

Qualità delle Informazioni e Datawarehousing
Larry English

Lo scenario Ecm 2008
Alan Pelz-Sharpe

La nascita del Web 3.0
John Kneiling

Documentazione: il dossier del crimine
Suzanne Robertson

L’impatto del Web 2.0 sui portali delle imprese
Colin White

Le tecniche vincenti di IT Management
Ken Rau

Web 2.0
Ed Yourdon

Web di successo se si conosce il cliente
Gerry McGovern

Un approccio alla BI incentrato sui processi
Colin White

Integrare Master Data Management e BI (Parte Seconda)
Mike Ferguson

Integrare Master Data Management e BI (Parte Prima)
Mike Ferguson

Il Project Manager è una Tata
Suzanne Robertson

Web di successo se si conosce il cliente
Gerry McGovern

L'informazione personalizzata
Colin White

La Tassonomia dell'Impresa
Zach Wahl

Managed Meta Data Environment (II parte)
David Marco

Managed Meta Data Environment
David Marco

Migliorare le applicazioni dell'impresa con Web 2.0
James Hobart

La Balanced Scorecard migliora la Performance dell'IT
Harry Chapman

La fusione dei processi dell'impresa grazie a Soa (II parte)
Max Dolgicer

La fusione dei processi dell'impresa grazie a SOA (I parte)
Max Dolgicer

Volere è Potere, in Ogni Senso
Suzanne Robertson

Dimostrate con i numeri il valore dei contenuti del web
Gerry McGovern

Il Back-end della pianificazione strategica dell'It
Ken Rau

L'audit delle prescrizioni di progetto (II parte)
Suzanne Robertson

L'audit delle prescrizioni di progetto (I parte)
Suzanne Robertson

Il Processo di gestione delle informazioni
Ted Lewis

I requisiti come strumento di gestione dei progetti
Suzanne Robertson

Il futuro è nel contenuto killer del web
Gerry McGovern

Alla ricerca del valore tra i pomodori nell'orto
John Favaro

Rilevare i costi sulla base delle attività
Ken Rau

Un percorso verso l'impresa intelligente (II parte)
Mike Ferguson

Un percorso verso l'impresa intelligente (I parte)
Mike Ferguson

Il Data Store Operativo: un lavoro di martello
Claudia Imhoff

Il data warehouse orientato all'impresa
Michael Schmitz

Dieci punti chiave per realizzare balanced scorecard di successo
Harry Chapman

Content management: i contenuti al primo posto
Gerry McGovern

Applicazioni Web ad alta disponibilità
John Kneiling

Il 2004, sarà l'anno in cui abbandoneremo html?
James Hobart

La tecnologia EII ripropone il data warehousing virtuale?
Colin White

Misurare per Gestire
Ken Rau

Volere è Potere, in Ogni Senso
Suzanne Robertson

Realizzare il CPM e l'integrazione della BI
Mike Ferguson

Tutti i punti della FPA
Koni Thompson

Requiem per il Portale?
Colin White

Business Intelligence: dalla teoria alla realtà (II parte)
Shaku Atre

Business Intelligence: dalla teoria alla realtà (I parte)
Shaku Atre

I portali Corporate e di E-business: la nuova generazione del posto di lavoro
Mike Ferguson

I 10 errori da evitare nella realizzazione di un Meta Data Repository (II Parte)
David Marco

I 10 errori da evitare nella realizzazione di un Meta Data Repository (I parte)
David Marco

Usare i modelli per acquisire l'esperienza di progettazione
James Hobart

Realizzare l'Impresa Intelligente
Colin White

.NET or J2EE - Choosing the Right Web Services Framework
John Kneiling

Progettare Applicazioni Mobili di Successo
James Hobart

La Sociologia del Progetto: Identificare e Coinvolgere tutti i Partecipanti
Suzanne Robertson

Integrare la Business Intelligence nell'Impresa (II parte)
Mike Ferguson

Integrare la Business Intelligence nell'Impresa (I parte)
Mike Ferguson

L'Evoluzione del Portale di e-Business (II parte)
Colin White

L'Evoluzione del Portale di e-Business (I parte)
Colin White

Il Consulente WebEAI: Servizi Web, XML e l'Impresa
John Kneiling

Data Mining: Come Gestire le Relazioni con i Clienti Secondo i Principi del CRM
Weaver James

Articoli del mese - Technology Transfer